Rappresentano un luogo di particolare interesse per lo studio delle specie esotiche, offrendo la possibilità di osservare diversità, morfologia e comportamento di piante lontana dai paesi di provenienze. Questi  giardini hanno una vocazione didattica e divulgative, sostenendo la diffusione di una cultura del verde e del paesaggio attraverso la valorizzazione del patrimonio botanico esistente e l’acclimatazione di nuove specie.  

Il giardino si svela poco alla volta al visitatore attraverso un susseguirsi di ambienti diversi, raccordati da un viale principale, delimitato da filari di palme. Tra questi, nel giardino dele Muse è possibile ammirare ad esempio, Musa acuninata, Ensete Lasiocarpum e palme come Acrocomia aculeata e Copernicia alba. Il giardino roccioso impiantato su roccaglie laviche naturali presenta, frammiste e nuclei autoctoni di Bagolari ( Celtis australis ), diverse specie di cactacee e di piante succulente: Aloe dichotoma, Aloe vera, Aloa striata, Agave decipiens, Agave Weberi, Pachypodium lamerei, Pilosocereus palmeri, ecc. 

L’orografia dei luoghi, determinando pendenze più o meno accentuate, ha reso necessaria la presenza di terrazzamenti, collegati da scale e vialetti, che ripropongono il modello caratteristico del paesaggio agricolo etneo. Il giardino terrazzato diventa luogo dove poter coltivare le piante su diverse livelli, in cui l’alternanza di strati di luce, che filtra tra le piante con diversa intensità, e di varie tonalità di verde, determina atmosfere cangianti e suggestive.